Stress, cos’è? una definizione
Possiamo definire lo stress come l’insieme delle risposte che il nostro organismo (mente e corpo) produce di fronte a determinati eventi . Gli eventi, se “stressogeni” (ovvero in grado di produrre stress) vengono chiamati “stressor” in lingua inglese.
Questi eventi possono essere con larga comunanza condivisi da molte persone come fonte di stress oppure, soggettivamente, vissuti ed interpretati in modo molto differente da persona a persona.
La sola vista di un evento stressogeno ha un effetto molto importante e profondo nel nostro organismo: a partire dall’interpretazione dei segnali esterni da parte del cervello (attraverso gli organi di senso) potrà produrre effetti significativi in molti distretti corporei. Lì dove lo stimolo stressogeno viene interpretato come una minaccia, i suddetti effetti si attivano immediatamente o con un ritardo di qualche giorno al massimo. Alcuni esempi? Rigidità muscolare, vasocostrizione arteriosa, iperacidità nelle secrezioni dello stomaco, attivazione di aree cerebrali specifiche e molti altri sintomi ancora che vedremo più avanti nel dettaglio. In sostanza tutto il nostro organismo si predispone ad affrontare una minaccia imminente. Questo insieme di reazioni sono, tuttavia, del tutto naturali e fisiologiche (oltre ad essere molto antiche, fin dai nostri antenati). Ma cosa accade nel caso in cui gli stimoli stressogeni siano ripetuti nel tempo?
Stress, cause e sintomi
Generalmente siamo indotti a ritenere lo stress come un nemico o forse come una reazione avversa del nostro corpo. Non è esattamente così. La risposta di stress è di per sé una risposta adattiva del nostro organismo che era già presente nei nostri antenati più stretti (oltre 70.000 anni fa’) e che a loro volta avevano ereditato ancor prima dai primati ed ominidi. Ogni specie fondamentalmente, ha una serie di possibili risposte adattive ad eventi stressanti: questo permette alle specie di preservare la vita. Fondamentalmente, perciò, potremmo definire lo stress come una risposta necessaria all’ambiente per preservare la vita.
Ma perché ci si ammala di stress allora? La risposta risiede nella quantità di tempo (soprattutto) in cui una persona è esposta a degli eventi stressanti e/o comunque costretta ad attivare una risposta stressante a degli stimoli. In linea generale più tempo siamo esposti a stress (e più acuto è lo stressor) e più facilmente possiamo cominciare a creare dei “sintomi stabili” (purtroppo). Va specificato che, con il passare del tempo, alcune persone sono in grado di abbassare la soglia di “attivazione” di questi stimoli stressanti ma, tuttavia, è molto soggettivo ed in ogni caso pur “abituandoci” agli stress non è dimostrato che possano essere meno nocivi a lungo termine.
Per poter vivere adeguatamente, quindi, un po’ di stress fa parte del funzionamento umano. Non sono solo gli eventi negativi però a produrre stress: anche emozioni molto intense, seppur positive, possono innescare risposte importanti dal punto di vista fisiologico che però non hanno necessariamente ricadute negative su di noi.
Lo stress fondamentalmente invia l’informazione di allarme per il nostro organismo. Il nostro organismo così potrà prestare molta più attenzione, maggiore reattività, allerta e sarà pronto a reagire.
Stress eccessivo, i sintomi possibili
Dal punto di vista fisiologico gli esseri umani sperimentano in modo continuativo un certo livello di stress, anche se minimo come detto sopra. Questo lo notiamo anche nei numerosi casi che sono seguiti in psicoterapia presso lo studio di psicologia a Treviso e Vittorio Veneto e Conegliano. Per avere una “risposta di stress” è fondamentale l’interpretazione che diamo a ciò che accade nell’ambiente in cui viviamo perchè può provocare, in misura maggiore o minore, delle reazioni interne al nostro corpo. Ad esempio la nota adrenalina è uno di quegli ormoni che rilasciamo per attivare in maniera variabile il nostro “stato di attivazione”.
Ecco di seguito i principali sintomi che corrispondono ad un’elevata attivazione del nostro organismo ovvero lo STRESS:
-aumento della sudorazione,
- tensione muscolare,
-frequenza del battito cardiaco
- pressione arteriosa
-aumento frequenza atti respiratori
-vasocostrizione nella periferia del corpo
-iperacidità gastrica
-ritenzione o rilascio urina
-diminuzione della salivazione
Abbassamento o alterazione della temperatura corporea
-concentrazione selettiva o alterata
-derealizzazione (alterato senso di realtà con sensazione di non essere dentro sé)
-ansia
-sintomi post stress (depressione, panico, sonno disturbato ecc)
Questi sono solo alcuni dei sintomi possibili causati da una situazione di stress.
Lo stress a su volta può assumere forme diverse come nello Stress mentale e nello stress cronico ma anche lo stress post traumatico (conosciuto per i pesanti sintomi che lo caratterizzano) ed il noto stress lavoro correlato.
I suddetti sintomi sono in “realtà” funzionali in una minima dose: aiutano l’efficienza ed, Inoltre, le modificazioni corporee generate dalla condizione di stress aiutano a migliorare la prestazione (migliora la focalizzazione attentiva sulle azioni, si è più reattivi e pronti alle situazioni) e ciò risulta particolarmente utile quando, ad esempio, si deve affrontare un esame o raggiungere un obbiettivo (personale o lavorativo). In questi casi si parla di “eustress” ossia “stress positivo”.
In quali casi lo stress diventa pericoloso?
Uno stress “controllato” abbiamo visto come potrebbe essere un fattore migliorativo per le prestazioni in termini generali.
Se le condizioni di stress sono però eccessive o, diversamente, troppo prolungate nel tempo si verifica l’opposto: un calo drastico delle prestazione e dello stato di salute.
Inevitabilmente la persona eccessivamente “stressata” svilupperà stanchezza eccessiva. In seguito verranno a cascata una serie di sintomi come difficoltà di concentrazione, ansia, attacchi di panico, stati di crisi, pessimismo, insonnia, sensazioni di frustrazione, disturbi dell’alimentazione, dolori muscolari e muscolo-scheletrici (anche precursori di ernie discali da posture o stress) ulcerazioni dell’apparato digerente, coliti, fragilità immunitaria, irritabilità e scarsa lucidità. In casi peggiori gravi compromissioni cardiovascolari o sindrome da affaticamento cronico.
Va citato in specialmodo l’ormone responsabile: il cortisolo. Questo ormone, se presente in quantità eccessive nel nostro organismo, non diventa più una risorsa per far fronte agli stress ed infiammazioni ma, in caso di stress prolungati, concorre a dar da luogo ai sintomi suddetti.
Stress rimedi
I segnali di stress sono piuttosto chiari: in molte circostanze però la tendenza della società odierna è di non prendersi il “dovuto riposo” ma piuttosto di incentivare la competitività e quindi il sovraccarico di impegni.
I segnali di allarme provenienti dal nostro corpo e mente (qui distinti per convenzione ma in realtà da intendersi come unica ed indivisibile entità: basti pensare che uno stress anche solo immaginato porta effetti fisiologici e cardio-respiratori alterati in pochi istanti) vanno semplicemente tenuti in considerazione.
I casi in cui lo stress sia davvero eccessivo o le fonti di stress non siano chiare alla persona o ancora non si intraveda un’alternativa per ridurlo sarà importante l’intervento dello specialista. Diversamente concedersi il giusto tempo libero, una sufficiente libertà personale, ed il soddisfacimento dei propri bisogni sono ottimi fattori di prevenzione.
Valgono i consigli generali di buona alimentazione (se cattiva può contribuire a fattori di stress, disturbi del sonno, stato di salute, cibo come alternativa alle gratificazioni ecc) movimento fisico, relazioni sufficientemente serene.
E’ comunque sempre raccomandabile dare il giusto ascolto alle proprie difficoltà/disagi/malattie per evitare di trascurarle.
E’ importante altresì dare la giusta attenzione alle priorità nella propria vita personale e lavorativa così come concedersi il giusto riposo ed i giusti spazi di relax per ristabilire “ordine” in noi stessi.
Dott. Michele Canil
Psicologo, Psicoterapeuta
Neuropsicologo, Ipnosi clinica
Perfezionato in Psicofisiologia clinica, Genetica, Nutrizione.
Opera nelle città di Vittorio Veneto, Conegliano, Treviso.
Il dott. Canil si occupa da molti anni di diagnosi e cura della depressione a Treviso, Conegliano e Vittorio veneto. Oltre a ciò tratta molti disturbi psicosomatici, si occupa di cura dell’ansia e di attacchi di panico e molti altri tipi di disturbi. Opera in strutture ospedaliere ed in studio privato di Psicologia, Psicoterapia e Neuropsicologia.
Dr. Michele Canil
Psicoterapeuta Psicologo Treviso - Conegliano - Vittorio Veneto
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